Intelligence Digest
La disinformazione sul conflitto Israele-Iran • Elon Musk contro lo Stato di New York • L'accordo di OpenAI con il Pentagono
Buongiorno. È venerdì 20 giugno 2025.
L’Intelligence Digest si concentra sugli argomenti di cui si occupa l’Italian Digital Media Observatory, tra cui la sicurezza informatica, l’intelligenza artificiale, le interferenze straniere e la disinformazione.
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Come viene affrontata la disinformazione negli Stati membri dell’Unione Europea
EDMO
Il nuovo studio di EDMO analizza le strategie contro la disinformazione adottate dai 27 Stati membri dell’UE, evidenziando strumenti legislativi e non, piani strategici e proposte normative. Obiettivo dello studio è comprendere le soluzioni più diffuse per rafforzare la resilienza informativa e integrare le politiche europee esistenti. Emergono approcci diversificati a seconda dei contesti nazionali, utili a orientare le future decisioni politiche.
Rassegna della letteratura sugli attori della disinformazione nell’Unione Europea
EDMO
Il rapporto di EDMO analizza i diversi attori responsabili della disinformazione nei 27 Stati membri dell’UE, classificandoli in sette categorie, tra cui attori interni, manipolatori stranieri, media tradizionali, politici e lo Stato stesso. Sebbene in ogni Paese siano attivi attori locali, le operazioni straniere non sono sempre documentate, pur avendo effetti diffusi. La composizione degli attori varia notevolmente da nazione a nazione.
I video fuori contesto sul conflitto Israele-Iran
Euronews
Mared Gwyn Jones
Durante l’escalation tra Israele e Iran nell’aprile 2024, video decontestualizzati e riciclati hanno inondato i social media, alimentando confusione e disinformazione. Molti contenuti virali mostravano esplosioni o scene di guerra risalenti ad altri conflitti, ma venivano spacciati per attuali. La rapida diffusione è stata favorita dagli algoritmi e da utenti poco critici, aggravando la polarizzazione.
Grok confonde vecchi video dell’Iraq con immagini del conflitto Israele-Iran
DW
Uta Steinwehr e Adnan Sidibe
Il chatbot Grok, sviluppato da xAI di Elon Musk, ha erroneamente indicato un video del 2003 relativo alla guerra in Iraq come una scena attuale del conflitto tra Iran e Israele del 2025. La clip, diffusa su X, mostra soldati americani tra le rovine, ma Grok ha fornito una descrizione imprecisa, contribuendo alla disinformazione. Un episodio che evidenzia i limiti degli LLM nel riconoscimento visivo e la necessità di controlli più rigorosi per evitare che strumenti AI alimentino narrative false nei contesti di crisi.
X di Elon Musk fa causa a New York per legge su odio e disinformazione
The Guardian
Nick Robins-Early
La piattaforma X di Elon Musk ha citato in giudizio lo Stato di New York contro la legge “Stop Hiding Hate Act”, che obbliga le piattaforme social a rendere pubbliche le loro politiche su odio e disinformazione. X sostiene che la norma violi il primo emendamento della costituzione americana, imponendo comunicazioni non commerciali e divulgazione di informazioni sensibili. I promotori della legge difendono il provvedimento, pensato per garantire trasparenza.
OpenAI collabora con il Pentagono: accordo con il Dipartimento della Difesa USA
Wired
Fernanda González
OpenAI ha siglato un contratto con il Dipartimento della Difesa statunitense per mettere a disposizione i propri strumenti di IA in ambito militare. L’accordo segna una svolta rispetto alle precedenti posizioni etiche dell’azienda, che in passato escludeva usi bellici dell’IA. Una decisione che si inserisce nel contesto della corsa all’intelligenza artificiale da parte delle agenzie governative americane.
Rassegna stampa a cura di Massimo De Laurentiis
ASCOLTA RIOTTOSO - Il podcast di Gianni Riotta in collaborazione con La Repubblica e Luiss DataLab